Menu Chiudi

Quartiere “Fornarina di Sopra”: aggiornamento

 

“Meraviglie” a Faenza
Un percorso tra le quasi sconosciute opere mai completate a Faenza e di cui persiste una fatiscente presenza.

Quartiere “Fornarina di Sopra: aggiornamento giudiziario

In un precedente articolo, pubblicato in questo sito, descrivemmo lo stato di degrado nel quale versa  un appezzamento interessato da una iniziativa privata di edificazione denominato “Fornarina di Sopra”. E ci eravamo posti alcune domande: dobbiamo considerare quest’area, in gran parte già attrezzata, ormai persa? Per quale ragione, ogniqualvolta si analizzano le potenzialità edificatorie a Faenza, questa e altre realtà simili vengono ignorate? La nuova Amministrazione comunale ha idee, progetti ben definiti e/o strumenti per attuare  un recupero dell’area “Fornarina di Sopra”? Esiste un procedimento giudiziario a carico dell’area?

Bene, almeno rispetto a quest’ultima domanda, abbiamo trovato una risposta.

Il giorno 13 gennaio 2021, presso il Tribunale di Ravenna, Sezione Civile, Ufficio Fallimenti, si è svolto l’esperimento di vendita immobiliare collegato al fallimento n. 50/2016 R.G. e relativo, tra gli altri, al lotto denominato 3A appartenente “all’area interessata dal Piano Particolareggiato di iniziativa privata denominato “Fornarina di Sopra e Via Rava” e dalle Convenzioni Edilizie intercorse con il Comune di Faenza, registrate a Faenza il 10/04/2003 con repertorio n. 46233 e dalla Convenzione di integrazione alla precedente registrata il 26/11/2010 con repertorio n. 55298/10729, Notaio Corrado Bonfanti.”

Il prezzo base della vendita senza incanto era fissato in 2.000.000 di euro e l’esito dell’atto è stato da poco ufficializzato: vendita deserta.

Tuttavia la lettura della perizia, allegata all’avviso di vendita, permette di fornire utili informazioni per ricostruire la storia di un progetto immobiliare iniziato anni fa e tuttora aperto alle più varie soluzioni, anche quelle meno auspicabili.

L’appezzamento di terreno, la cui area equivale a 67.000 metri quadri, si compone di numerose particelle catastali, inglobate in un cantiere edile a tutti gli effetti, non essendo stati, al momento, i lavori di urbanizzazione completati.

In totale 32 lotti di terreno, di cui uno destinato alla realizzazione di una strada in fase di urbanizzazione ed uno destinato ad incolto produttivo di 26.000 metri quadri da cedere al Comune sotto forma di verde pubblico e di bacino di laminazione, previa la sistemazione e l’ultimazione dell’intero progetto. I lavori per la sistemazione di quest’ultima area sono pressoché alla fase iniziale: sono stati realizzati solo i percorsi interni al parco e mancano, pertanto, le opere di livellamento e preparazione del terreno, la piantumazione di erba, arbusti e alberi, la recinzione e i vari arredi.

28 lotti risultano edificabili e la loro estensione varia da un minimo di 446 metri quadri ad un massimo di 1324 metri quadri. Hanno forma prossima al quadrato e sono previsti per insediamenti mono e bifamigliari. L’area è provvista delle sottostrutture tecnologiche: sono presenti le principali linee dorsali dell’acquedotto, del gas, dell’energia elettrica e del telefono, oltre alle linee della illuminazione pubblica e del sistema fognario di smaltimento delle acque reflue.

Tutti i beni immobili componenti l’appezzamento o, più correttamente, il compendio immobiliare, pervennero alla società titolare del progetto di urbanizzazione attraverso atti notarili di compravendita risalenti al 2001 ed al 2008, con i quali furono acquisiti appezzamenti di terreno agricolo da trasformare in un’area di intervento di 67.000 mq.

I lavori si interruppero nel 2014 in ragione delle difficoltà finanziare della ditta proprietaria e titolare del lavori di urbanizzazione e, a seguito di ciò, le opere iniziate non furono completate. Il cantiere, attualmente, si presenta come una area in stato di abbandono, solo in parte delimitata dalla recinzione di sicurezza, con arbusti ed alberi cresciuti in modo disordinato e tale da rendere difficoltose le viste ai pozzetti delle reti tecnologiche in parte realizzate. In aggiunta, l’area è divenuta il luogo abusivo per il deposito di materiali vari, soprattutto macerie provenienti da altri cantieri edili, al punto da richiedere un’opera di pulizia e bonifica preventiva a qualsiasi intervento di edificazione.

Il valore stimato a corpo per l’intero compendio immobiliare (la perizia risale al febbraio del 2017) è pari a 3.424.294 euro, a cui vanno aggiunti 712.000 euro per il completamento delle opere di urbanizzazione non ancora completate.

Mappa catastale dell’area denominata “Fornarina di Sopra”.

Legenda
In rosso: i lotti edificabili
In azzurro: la parte dedicata alla strada
In verde: la parte dedicata a verde pubblico

“Meraviglie” a Faenza: il quartiere “Fornarina di Sopra”

Quartiere “Fornarina di Sopra”: aggiornamento ultima modifica: 2021-01-30T16:47:31+00:00 da Giorgio Della Valle

Rispondi