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Incendio alla Lotras System: archiviazione

Incendio alla Lotras System: archiviazione

 

Nelle settimane successive alla notte tra l’8 d il 9 agosto 2019, quando il deposito della Lotras System srl in Via Deruta venne devastato da un incendio che lo ridusse in cenere e lasciò lo scheletro annerito che ancora oggi possiamo ammirare, ci occupammo della vicenda e cercammo di documentarne gli sviluppi. 
Link all’articolo del 20 Settembre 2019: 
https://www.legambientefaenza.it/inquinamento/2019/09/incendio-alla-lotras-cronologia-essenziale/.

A tre anni di distanza, i periti nominati dal Tribunale di Ravenna durante un incidente probatorio svoltosi il 29 marzo scorso hanno ipotizzato che l’incendio avesse avuto una origine dolosa sulla base di alcuni indizi: in alcuni campioni di materiale, sebbene raccolti tempo dopo l’incendio, sono stati rilevati composti legati alla combustione della benzina; il tecnico della ditta Tecnoalarm ha potuto dimostrare che il sistema installato aveva segnalato alcuni allarmi anti-intrusione pochi minuti prima che il fuoco divampasse con fiamme subito alte; la presenza accertata di più inneschi. I periti incaricati non sono stati in grado di stabilire per quale ragione il sistema antincendio non entrò in funzione quella notte, ma hanno stimato che, a causa delle dimensioni dell’edificio, della infiammabilità dei materiali depositati e della velocità di propagazione delle fiamme, immaginiamo favorita dalla presenza di più inneschi probabilmente collocati in modo strategico, anche qualora fosse entrato in funzione non avrebbe potuto impedire all’incendio di manifestare tutta la sua capacità distruttiva.

In definitiva, “erano emerse serie perplessità circa la natura esclusivamente accidentale dell’evento” e ciò portava ad ipotizzare che qualcuno potesse trarre vantaggi dall’incendio della struttura. Vantaggi assicurativi? Oppure ritorsioni contro il titolare della Lotras, o contro qualcuno degli imprenditori che collocavano le loro merci nel capannone, per non aver risposto a richieste estorsive? 

Non lo sapremo mai. I responsabili del fascicolo presso il Tribunale di Ravenna hanno ritenuto i risultati della perizia tecnica, dell’incidente probatorio e dell’ascolto dei cellulari, non sufficienti per “individuare le cause tecniche dell’incendio”. Non avendo, dunque, tutti i percorsi investigativi attivati “fornito alcun risultato pratico” necessario per la comprensione dell’accaduto, la pratica relativa all’incendio alla Lotras è stata archiviata.

Chiudendosi il fronte giudiziario se ne aprono altri due che vedono interessato il Comune di Faenza.

Nei giorni immediatamente seguenti alla notte dell’incendio il Comune di Faenza organizzò, gestì e finanziò un vasto piano di intervento per scongiurare che le acque utilizzate dai pompieri per spegnere le fiamme, con in sospensione olii e sostanze inquinanti, potessero invadere l’ambiente circostante e giungere, attraverso il Fosso Vecchio, in altre zone e finanche al mare. Il costo per il Comune di Faenza fu ingente, superiore ai tre milioni di euro, ed è stata attivata la procedura legale per ottenere il rimborso da parte dei proprietari dell’area e dei titolari della Lotras System, i quali si rivarranno sulle assicurazioni. I tempi dell’iter non potranno che essere lunghi.

Di quell’incendio rimane la scheletrica struttura del colossale capannone e sono ancora presenti i resti dei materiali delle più svariate composizioni che si trovavano al suo interno al momento del rogo. Dovrà essere tutto ripulito e, probabilmente, demolito con l’obbligo per la proprietà di presentare un piano di bonifica da sottoporre all’analisi dell’ARPA Emilia-Romagna. Ma anche il bacino, localizzato nelle vicinanze dell’edificio della Lotras, nel quale furono convogliate le acque di spegnimento inquinate, a suo tempo recuperate e indirizzate allo smaltimento, dovrà essere sottoposto ad un intervento di bonifica consistente nell’asportazione dello strato superficiale del suo fondale. Un’operazione complessa e delicata.

Rifacendoci a quanto siamo riusciti a fare tre anni fa, ritornati sul luogo del disastro abbiamo fotografato l’attuale situazione sia del capannone che del piccolo bacino adiacente e vi proponiamo una sintesi delle foto scattate. Un lavoro di documentazione sicuramente modesto, ma questo è il nostro massimo contributo, non avendo noi né le competenze né il compito di monitorare una situazione ambientale complessa. Possiamo solo aggiungere che qualora la campagna di bonifica sarà svolta all’insegna della trasparenza ci faremo carico di riportarne gli sviluppi in modo tempestivo sulle pagine di questo sito.

 

Galleria foto edificio Lotras System
Lato edificio Lotras System su Via Deruta

Lato nord edificio Lotras System

Lato ferrovia Faenza-Ravenna edificio Lotras System

Breve video

 

Galleria foto bacino posto a nord-est dell’edificio Lotras System
Canale di immissione

La vegetazione (in difficoltà)

Un’eccezione, ma non se ne consiglia il consumo delle prugne

Le acque

Le terre

 

 

 

 

 

 

 

Incendio alla Lotras System: archiviazione ultima modifica: 2022-08-23T16:24:24+00:00 da Giorgio Della Valle

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