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Stop all’uso di olio di palma e soia nel biodiesel

Dal 2023 vietato l’uso di olio di palma e di soia per produrre elettricità e biodiesel

 

Dopo il voto al Senato dell’ottobre scorso, anche la Camera, nelle due sessioni del 30 e 31 marzo, ha approvato la norma che dà mandato al Governo di indicare quali saranno le fonti energetiche rinnovabili nel futuro, introducendo lo stop all’utilizzo dell’olio di palma e di soia nella produzione di elettricità e di biodiesel.

Da sottolineare che nella prossima legge sulle rinnovabili lo stop non si riferirà solamente alle materie prime ma anche gli scarti di produzione che, oltre ad essere più convenienti, hanno conseguenze ambientali gravi.

La norna stabilisce che: “Sono esclusi dal 1 gennaio 2023 dagli obblighi di miscelazione al combustibile diesel e dalla produzione elettrica rinnovabile, così come dal relativo conteggio delle fonti rinnovabili e dai sussidi di mercato, le seguenti materie prime in ragione delle evidenze sugli impatti causati in termini di deforestazione, come descritti nella relazione tecnica che accompagna il suddetto atto delegato: a) olio di palma, fasci di frutti di olio di palma vuoti, acidi grassi derivanti dal trattamento dei frutti di palma da olio (Pfad); b) olio di soia e acidi grassi derivanti dal trattamento della soia di importazione”.

Il testo del disegno di legge di delegazione europea passerà al Senato e in seguito al Governo, che presenterà la proposta di decreto legislativo sulle rinnovabili ai due rami del Parlamento per l’approvazione finale entro la fine dell’estate.

Questa vittoria, secondo Legambiente, parte dalla condanna per pubblicità “ingannevole” del biodiesel ENI del 15 Gennaio 2020, dopo la quale ENI decise di rinunciare all’olio di palma nel suo biodiesel entro il 2023. Lo stop ai sussidi agli olii di palma e di soia è già legge in Francia, Danimarca, Austria, Olanda, Svezia e Portogallo.

Nel 2019 in Italia si sono consumate oltre 1,4 milioni di tonnellate di olio di palma, per oltre il 70% destinato alla produzione di energia, con un incentivo pubblico di 700 milioni di euro. Tradotto, in media ogni italiano paga 16 euro all’anno per le cosiddette rinnovabili nel serbatoio, circa 300 milioni all’anno per il solo olio di palma, ed una piccola quota aggiuntiva nella bolletta elettrica per i biocombustibili che per il 70% sono olio di palma e di soia. Dal 2001 ad oggi in Indonesia e Malesia 33 milioni di ettari di foresta sono stati convertiti in piantagioni di palme.

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La lotta prosegue.

 

Stop all’uso di olio di palma e soia nel biodiesel ultima modifica: 2021-04-03T14:52:47+00:00 da Giorgio Della Valle

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